giovedì 16 giugno 2011

Finisce un'era: Ballack lascia la nazionale

 
Finalmente chiarezza.

Partiamo dal 2002 però..
Il Leverkusen fa una stagione pazzesca, fino ad aprile...poi in un mese perde Bundesliga, DFB Pokal e Champions League.
Durante la stagione emerge su tutti un centrocampista offensivo: Michael Ballack.
In Bundesliga segna 17 gol, in Champions League 7. E' lui il trascinatore del Bayer, e il Bayern lo sceglie per costruire il proprio futuro a partire dall'anno successivo..

Quell'estate ci sono i Mondiali, e la Germania non parte certo con i favori del pronostico.
Occhi puntati soprattutto sull'Argentina.
L'Albiceleste però esce al primo turno, mentre la Germania va avanti, complice un percorso non certo dei più temibili. I trascinatori, su tutti, sono tre: Oliver Kahn, miglior portiere al mondo in quel periodo, Miroslav Klose, che disputava il suo primo mondiale da protagonista e sempre lui, il numero 13, Ballack, il quale è però costretto a saltare la finale con il Brasile, finale che la Germania perde e Michael chiude quell'annata con zero trofei su quattro.

2010. Mondiali Sud Africa.
Ballack è destinato ad essere il capitano della Germania, se non che un infortunio lo costringe a saltare la competizione. La Germania perde dunque il suo leader.
Iniziano i Mondiali e la situazione appare chiara a tutti: la Germania gioca molto meglio senza Ballack.
Il sogno tedesco si ferma, come nel 2006, ad una partita dalla finale...

Si pensa al futuro ed inizia il teatrino.
Ballack fa parte del futuro della Germania? Löw dice di si.
Rimarrà capitano? Löw dice di si, Lahm dopo qualche tentennamento lascia spazio alla diplomazia dicendosi disponibile a restituire la fascia.

La sensazione è però che vi sia stato un passaggio di testimone.

Ballack torna in Germania, al Bayer Leverkusen.
Inizia il campionato, e si deve già fermare per infortunio..
Il vero campionato di Ballack inizia verso marzo. Negli ultimi tre mesi si esprime a livelli decenti, risultando in alcune partite il migliore dei suoi e dimostrando di poter dare ancora qualcosa..a livello di club.

A livello di nazionale invece la convocazione non arriva e oggi diventa ufficiale quello che era il pensiero comune: Ballack lascia la nazionale.

Probabilmente ci sarà la partita d'addio, il 10 agosto contro il Brasile.
Proprio l'avversario che Ballack avrebbe voluto affrontare in quel 2002, per provare a togliersi il peso delle sconfitte maturate con il Bayer Leverkusen..

Si chiude dunque un capitolo importantissimo per la storia recente della Germania.
Simpatico o antipatico, Ballack ha sicuramente rappresentato l'icona del calcio tedesco negli ultimi dieci anni..

3 commenti:

  1. Risulterà indigesto a molti il commento che farò... Ma secondo me Ballack è stato davvero strepitoso solo due anni , per il resto è stato un buon giocatore, forse anche soppravalutato.... Concordo quando affermi che, grazie alla penuria di talenti tedeschi pre-gestione Low(questo lo dico io),è stato il simbolo del calcio tedesco dello scorso decennio

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  2. Ricordo che mi imbattei per la prima volta in Michael Ballack dopo il brutto mondiale del 1998. La vecchia Germania di Berti Vogts aveva perso malamente nei quarti di finale contro la Croazia e per il calcio tedesco si chiudeva un lungo ciclo (gestione Beckenbauer-Vogts) iniziatosi nel lontano 1986 e che aveva portato la bellezza di un trofeo mondiale (1990) e di uno europeo (1996). Al ritorno a casa dei tedeschi, il criticatissimo Vogts lasciò la guida della nazionale e venne sostituito da Erich Ribbeck. Contemporaneamente sulla stampa si aprì un dibattito sui giovani che avrebbero dovuto caratterizzare il nuovo ciclo e al primo posto venne segnalato il ventiduenne Michael Ballack, già Under21, che giocava come centrocampista difensivo (e all'occorrenza difensore) nel Kaiserslautern. Pochi mesi dopo, nell'aprile del 1999, Ballack debuttò in nazionale in sostituzione di Hamann. Da allora e per undici anni totalizzerà 98 partite con la maglia dei "bianchi" senza purtroppo vincere nulla di significativo. La sua ascesa è purtroppo coincisa col più critico momento vissuto dalla nazionale tedesca dal dopoguerra, culminato nella catastrofica gestione di Ribbeck terminata con l'umiliazione subita agli europei del 2000 quando la squadra tedesca venne eliminata al primo turno finendo col perdere tre a zero con le riserve del Portogallo. In quell'occasione Ballack giocò da titolare confermandosi con una prova davvero incolore come la grande delusione del torneo.

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  3. Per fortuna poi arrivo Voller e con lui la finale nel 2002.
    Non era una grande Germania, ma aveva un grandissimo Kahn.

    Purtroppo in finale si sa come andò ma fu bello crederci fino alla fine..

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